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Disidratazione del neonato

Di Mom's Life | 6 Giugno 2023

L’acqua è una sostanza essenziale per l’essere umano, basti pensare che nei bambini molto piccoli, l’acqua rappresenta quasi l’80% del peso corporeo. L’acqua gioca un ruolo fondamentale nell’organismo dell’essere umano: regola il volume cellulare e la temperatura corporea, favorisce i processi digestivi, consente il trasporto dei nutrienti e la rimozione delle scorie metaboliche.

Ogni giorno i bambini perdono acqua attraverso la minzione, i movimenti intestinali, la sudorazione, il pianto e persino la respirazione. I liquidi persi vengono reintegrati ogni volta che il piccolo mangia o beve. L’equilibrio tra perdita dei liquidi e reintegrazione è molto delicato e può saltare per diverse ragioni. Ad esempio quando il bambino vomita spesso o ha la diarrea, perderà liquidi più velocemente, questa situazione potrebbe causare una potenziale disidratazione del neonato.

La disidratazione è una carenza d’acqua nell’organismo, quest’ultima, associata ad una perdita di sali, risulta essere una condizione molto pericolosa: una diminuzione di circa il 7% di acqua può mettere il pericolo la vita dell’essere umano.

La disidratazione nel neonato

I neonati sono molto soggetti alla disidratazione, questa condizione può essere causata da diversi fattori:

  • Problemi di allattamento;
  • Diarrea;
  • Febbre;
  • Sudorazione profusa;
  • Sovraesposizione al calore;
  • Vomito.

Casi di disidratazione più severa possono essere causati da:

  • Gastroenterite acuta;
  • Gastroenterite batterica;
  • Diabete di tipo I;
  • Fibrosi cistica;
  • Sindromi di malassorbimento.

I segni più comuni della disidratazione nei bambini comprendono:

  • Urina giallo molto scuro o arancione;
  • Costipazione;
  • Secchezza di bocca e lingua;
  • Assenza di lacrime durante il pianto;
  • Occhi infossati;
  • Sonnolenza eccessiva;
  • Svogliatezza e irritabilità,
  • Cute fredda e secca;
  • Pannolino asciutto per più di tre ore;
  • Tachicardia e tachipnea;
  • Fontanella infossata (nel lattante),
  • Senso di sete (questo sintomo è più semplice da notare nei bambini più grandi, che riescono ad esprimere meglio i propri bisogni).

Disidratazione del neonato: cosa fare

La disidratazione si divide generalmente in tre gradi: lieve (perdita di liquidi pari al 3-5%), moderata (perdita di liquidi pari al 6-9%), severa (perdita di liquidi superiore al 10%).

La disidratazione lieve, molto spesso è asintomatica. Questo risulta essere piuttosto pericoloso, poiché i genitori potrebbero non rendersi conto del problema.

Un grado moderato di disidratazione si manifesta con bocca, lingua e labbra secche, la pelle sembra meno elastica ed appare più secca del solito, gli occhi sono infossati, la frequenza di minzione si riduce, nel lattante la fontanella appare infossata.

In questi casi è fondamentale contattare subito il pediatra ed informarlo dettagliatamente della situazione.

La disidratazione severa, oltre ai sintomi descritti in precedenza, può causare spossatezza, tachicardia, tachipnea. Questa condizione rappresenta un’emergenza medica, di conseguenza il bambino deve essere portato immediatamente al pronto soccorso.

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