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Fontanelle: che cosa sono e quando si chiudono

Di Mom's Life | 6 Giugno 2023

Nei neonati, la testa è sicuramente una delle parti più delicate a causa della presenza delle cosiddette fontanelle. Infatti, passando delicatamente il dito sulla testa del tuo bambino, potresti sentire punti più deboli. In questi punti, le ossa del cranio non sono ancora fuse insieme e vengono appunto chiamate fontanelle.

In questo breve articolo, proveremo a spiegarti nel modo più semplice possibile, che cosa sono le fontanelle, quando si chiudono, come prenderti cura delle fontanelle del bambino e come controllarle. Quindi, se sei interessata all’argomento, mettiti comoda e dedica i prossimi minuti alla lettura dei prossimi paragrafi.

Che cosa sono le fontanelle

Spesso, subito dopo il parto, la testa del bambino risulta leggermente deformata, generalmente allungata e a volte addirittura appuntita. In questi casi non c’è nulla di cui preoccuparsi, infatti, si tratta di una condizione fisiologica e normalissima.

I neonati, a differenza degli adulti hanno le ossa del cranio non saldate tra loro. Il cranio è quindi diviso in 4 piastre ed alcune zone più molli (le fontanelle). Questi spazi morbidi, consentono alle placche di muoversi e persino sovrapporsi quando il bambino attraversa il canale vaginale al momento del parto.

Come sono divise le fontanelle del neonato

Le fontanelle, oltre ad agevolare il passaggio nel canale vaginale durante il parto, consentono la normale e rapida espansione del cervello durante il primo anno d’età.

Tipi di fontanelle

La maggior parte delle persone conosce il punto più delicato sulla sommità della testa del bambino, ma non è l’unico.

Le fontanelle sono due: l’anteriore si trova sulla sommità della testa, generalmente misura circa 2-3 centimetri ed ha una forma a rombo. In genere, si chiude intorno ai 18 mesi. La fontanella posteriore, si trova dietro la testolina, in alcuni casi è già chiusa alla nascita, ha una forma triangolare e misura circa 1 centimetro.

Come controllare le fontanelle

Alcuni genitori possono provare molta ansia toccando le fontanelle del piccolo, tuttavia, non è necessario preoccuparsi più di tanto o evitare di toccarle, poiché sono protette da uno strato di tessuto piuttosto resistente.

Come scritto in precedenza, la fontanella posteriore è molto piccola e spesso è già chiusa al momento della nascita, di conseguenza, bisogna fare attenzione solo alla fontanella anteriore. Per controllarla, approfitta di un momento in cui il bambino è tranquillo e passa la mano deliacamente sulla testolina, in corrispondenza della fontanella percepirai un lieve avvallamento rispetto alla zona circostante.

In alcuni casi, toccandola potresti sentire il battito cardiaco, una sensazione molto simile a quella del polso. Inoltre, devi sapere che quando il bambino piange, la fontanella anteriore potrebbe sollevarsi e abbassarsi leggermente. Tranquilla, è del tutto normale.

La fontanella anteriore, può sollevarsi o abbassarsi anche in base alla posizione del bambino, generalmente quando è sdraiato la fontanella è leggermente più sporgente, invece quando si trova in posizione eretta la fontanella dovrebbe rientrare leggermente.

Fontanelle neonato: quando preoccuparsi.

La variazione della forma delle fontanelle può essere anche sintomo di un problema più o meno grave. Per esempio, se la fontanella anteriore è molto depressa, il bambino potrebbe essere disidratato, condizione che si verifica quando il bambino non beve abbasta liquidi. Se invece la fontanella appare gonfia quando il bambino è in posizione eretta ed è tranquillo: potrebbe essere il campanello di allarme di un aumento della pressione interna del cranio, causata da un accumulo di liquido o gonfiore del cervello. In questi casi è importante contattare immediatamente il pediatra.

Inoltre, dovresti contattare il pediatra anche quando la fontanella anteriore rimane aperta oltre i 18 mesi di vita.

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